Negli ultimi anni dell'Ottocento in una fabbrica di Torino scoppia un'agitazione a seguito di un incidente e gli operai iniziano uno sciopero ad oltranza per ottenere la riduzione da quattordici a tredici ore dell'orario di lavoro. I padroni resistono e gli scioperanti coordinati dal socialista Sinigaglia giunto appositamente a Torino non cedono ma quando arriva un treno di lavoratori disoccupati per mandare avanti la produzione ci sono nuovi disordini e un operaio rimane ucciso. Gli scioperanti stanno per cedere ma Sinigaglia li convince a continuare lo sciopero occupando la fabbrica ma a questo punto intervengono i soldati e viene ucciso un ragazzo.