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I bambini ci guardano

Regia: Vittorio De Sica
Soggetto: Cesare Giulio Viola
Sceneggiatura: Cesare Zavattini, Vittorio De Sica, Cesare Giulio Viola, Gherardo Gherardi, Margherita Maglione, Adolfo Franci, Maria Doxelofer
Interpreti: Emilio Cigoli, Luciano De Ambrosis, Isa Pola, Giovanna Ralli, Marcello Mastroianni, Ernesto Calindri
Genere Drammatico
Produzione; Italia - 1943

Trama

Opera che anticipa il neorealismo, I bambini ci guardano fu il primo film girato da De Sica come regista nel quale non compare come attore. La scelta di non recitare dipese dall'essere De Sica consapevole che la sua immagine era legata a quella di un personaggio bonario e divertente nelle commedie fino ad allora realizzate mentre ora si trattava di affidare alla pellicola il dramma della vita quotidiana nella quale non ci sono gli occhi sognanti di belle fascinose ma quelli piangenti di chi soffre per tutti i mali della condizione umana, dalla miseria alla malattia, dalla guerra all'egoismo altrui.
Pricò, protagonista bambino del romanzo di Cesare Giulio Viola sul quale la trama è basata, è figlio appunto di una madre egoista che lo abbandona per seguire il suo amante e di un padre che non riuscendo a risolvere la situazione finisce per suicidarsi. Il destino di Pricò è quello di crescere in un collegio di religiosi sulla cui porta si chiude la narrazione.
De Sica rifiutò il finale ottimista del romanzo nel quale la madre ravveduta tornava a casa dal marito, scelta particolarmente coraggiosa sul piano politico (la realtà presentata nel film era l'esatto contrario di quella che il fascismo cercava di far immaginare) e sul piano intellettuale perché De Sica si poneva in netta rottura con tutto il cinema italiano e non solo di quel periodo che produceva prevalentemente storie sentimentali o commedie a lieto fine.


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