Il principe ebreo Giuda Ben Hur e il comanante della guarnigione romana in Giudea Messala Severus sono vecchi amici ma l'opposizione di Ben Hur ai Romani non può essere ignorata da Messala che con un pretesto fa arrestare l'amico, la madre e la moglie. Ben Hur viene condannato a servire come rematore sulle galee. Dopo tre anni la nave in cui si trova Ben Hur è coinvolta in una battaglia e l'ebreo ha occasione di salvare la vita del console romano che si sdebita liberandolo e portandolo con se a Roma.
Qui Ben Hur diventa un campione delle corse delle quadrighe ma per nostalgia decide di tornare al suo paese e durante il viaggio riceve e rifiuta la proposta di partecipare alla corsa delle quadrighe a Gerusalemme. Raggiunta la sua casa ormai in rovina, Ben Hur viene a sapere che la moglie e la madre sono morte e giura di vendicarle. Poiché alla gara parteciperà anche Messala, il principe accetta di partecipare e la lunga sequenza della corsa è una delle più famose del cinema di quegli anni. La corsa si conclude con la vittoria di Ben Hur mentre Messala, che ha tentato di vincere con ogni scorrettezza, cade in terra e viene travolto da un altro carro. Prima di morire il romano avverte l'exa-amico che la moglie e la madre sono vive nel lebbrosario.
Ben Hur le cerca e trovatele le porta ad assistere alla Via Crucis. Alla morte di Cristo le due donne guariscono miracolosamente.