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Laudario Cortonese


Costituito da 171 carte scritte in lettera gotica libraria, tuttora conservato presso la Biblioteca Comunale di Cortona, è il più antico laudario pervenutoci. Comprende due serie di componimenti, la prima di quarantacinque laude complete di notazione musicale e la seconda di sedici laude prive di notazione.
Si tratta di componimenti dedicati alla Vergine Maria e ad alcuni Santi o celebrativi delle ricorrenze liturgiche annuali. Due laudi sono dedicate a Gesù Cristo.
L'autore dell'ultima lauda, Garzo, sembra essere stato anche il creatore della raccolta. Operò nella seconda metà del XIII secolo ed è identificato da alcuni con San Garzo di Incisa in Valdarno, notaio ed antenato di Petrarca.
Nella lauda 45 del Laudario Cortonese, "Altissima luce et grande splendore", dedicata a Maria, Garzo usa versi di lode della bellezza della Madonna che mettono decisamente in luce le relazioni fra poesia cortese e laude religiosa usando epiteti quali, ad esempio, "pulzella amorosa", "stella marina", "bellezza formosa".