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Sciacca



Comune della Sicilia in provincia di Agrigento, situata sulle coste del Canale di Sicilia fra la foce del fiume Platani e quella del Belice, nei pressi del Monte Calogero (Monte Cronio).
Il territorio comunale ha una superficie di 190,30 kmq e confina con i comuni di Caltabellotta, Menfi, Ribera, Sambuca di Sicilia.
La popolazione è di circa 41.000 abitanti.

Mitologia
Nel mito si parla del re sicano Cocalo che viveva nella zona ove sorge Sciacca. Cocalo accolse l'artefice Dedalo che tantava di sfuggire al re di Creta Minosse che lo perseguitava per aver aiutato Arianna e Teseo.
Dedalo divenne l'architetto di Cocalo e realizzò un castello e i bagni a vapore (oggi detti Stufe di San Calogero).
Minosse inseguì Dedalo fino in Sicilia e chiese a Cocalo di consegnargli l'architetto, cosa che Cocalo promise di fare. Dedalo lo venne a sapere e chiese aiuto alle figlie di Cocalo che uccisero Minosse sommergendolo in una cascata d'acqua bollente mentre prendeva il bagno.

Storia
Reperti archeologici hanno dimostrato la presenza umana nella zona di Sciacca già nella preistoria. Fu centro dei Sicani e nel VII secolo a.C. gli abitanti di Selinunte vi costruirono un castello nei pressi delle fonti termali (Terme Selinuntine).
Nel 409 a.C. Selinunte fu conquistata dai Cartaginesi e molti dei suoi abitanti ripararono a Terme Selinuntine dove nel 383 Dionisio di Siracusa sconfisse gli invasori punici.
Nel 378 a.C. il cartaginese Imilcone nei pressi del Monte Cronio sconfisse i Siracusani conquistando gran parte del territorio di Agrigento.
In età imperiale la località, ridenominata Aquae Labodes, divenne importante stazione di posta.
Nell'840 fu occupata dagli Arabi che coniarono l'attuale nome di Sciacca. Durante la dominazione araba la città credde di importanza e di popolazione e divenne un prosperoso capoluogo.
Nel 1087 Sciacca passò ai Normanni che costruirono le mura del Castello Vecchio, ebbe la condizione di città demaniale, interrotta solo per un periodo quando nel 1100 fu concessa in feudo a Giuditta figlia del Conte Ruggero, e la mantenne durante la dominazione dei Normanni, degli Svevi, degli Angioini e degli Aragonesi.
Nel 1355 passò sotto la signoria di Guglielmo Peralti conte di Caltabellotta ed in seguito fu contesa fra le famiglie Luna e Perollo.
Sotto gli Spagnoli, gli Austriaci e i Borboni la città decadde anche a causa di alcuni terremoti. Nel 1821, sotto Ferdinando I di Borbone, entrò a far parte della provincia di Girgenti.
Con l'arrivo di Garibaldi in Sicilia, Sciacca venne liberata il 14 maggio 1860 e fu annessa al Regno d'Italia.

Chiese
- Cappella di San Giorgio dei Genovesi
- Chiesa di Maria SS. del Soccorso - Duomo
- Chiesa di S. Antonio Abate
- Chiesa del Collegio
- Chiesa e convento di San Domenico
- Chiesa del Carmine
- Chiesa di Santa Margherita
- Chiesa dello Spasimo
- Chiesa di San Michele
- Chiesa di Santa Maria dell'Itria
- Chiesa di San Nicolò La Latina
- Chiesa di Santa Maria delle Giummare
- Chiesa di Sant'Agostino
- Chiesa di San Francesco
- Chiesa di San Giuseppe
- Chiesa di San Vito
- Chiesa di San Francesco di Paola
- Chiesa di Santa Caterina
- Chiesa di Santa Maria del Giglio
- Chiesa del Purgatorio
- Chiesa di San Pietro
- Chiesa di San Leonardo
- Chiesa di Santa Maria di Loreto
- Chiesa di Olivella
- Chiesa della Madonnuzza
- Chiesa di Santa Maria Raccomandata

Palazzi
- Castello dei Conti Luna
- Castello Vecchio
- Palazzo Amato
- Palazzo San Giacomo Tagliavia
- Palazzo Arone di Valentino
- Palazzo Bartolino Tommasi
- Palazzo Ventimiglia
- Palazzo Graffeo (o Grifeo)
- Palazzo Inveges
- Palazzo Maurici
- Palazzo Ragusa
- Palazzo Perollo
- Palazzo Steripinto
- Palazzo Manno

Altri edifici e monumenti
- Mura
- Porta Palermo
- Porta San Salvatore
- Porta San Calogero
- Torre Campanaria
- Torre Medievale
- Torre del Pardo
- Castello Incantato

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