A Roma, ai tempi di Nerone, Epicari era una liberta che fu coinvolta nella congiura organizzata da Gaio Calpurnio Pisone per assassinare l'imperatore. La donna era in contatto con un certo Volusio Proculo, un marinaio di carriera, comandante di una nave della flotta imperiale. Proculo aveva partecipato all'uccisione di Agrippina ma, confidò ad Epicari, non era soddisfatto del compenso ricevuto.
Epicari ritenne che fosse una buona occasione per accrescere il numero dei congiurati e svelò a Proculo il piano segreto, ma invece di aderire Proculo la denunciò. Epicari, che non aveva fatto nomi, venne arrestata e lungamente torturata per farle rivelare l'identità degli altri congiurati ma la donna non parlò e appena ne ebbe l'occasione si uccise.

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Riferimenti letteratura:

Tacito - Annali

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