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Miriocefalo



Nel 1176 l'imperatore bizantino Manuele I Comneno decise di rispondere alla richiesta di aiuto ricevuta dai Danishmendidi, sovrani di uno stato dell'Anatolia che era stato attaccato dai Selgiuchidi del sultano di Iconio Qilij Arslan II successore di Norandino.
Manuele si mosse con il suo esercito in estate puntando su Iconio, durante la marcia fu raggiunto da ambasciatori del sultano che recavano proposte di pace ma le rifiutò essendo deciso a riprendere i territori dell'Anatolia conquistati precedentemente dai Turchi e a rendere più sicuro il confine orientale dell'impero.
L'esercito bizantino con rinforzi di mercenari stranieri era decisamente forte, tuttavia superata la fortezza di Miriocefalo si trovò in una gola montuosa stretta e profonda dove i nemici avevano teso un'imboscata. Lanciando dall'alto delle pareti della gola dardi e proiettili di ogni tipo, i Turchi massacrarono i bizantini senza che questi avessero possibilità di reagire né di sottrarsi ai colpi perché i nemici avevano bloccato le estremità del passaggio.
Quando trattò la resa Manuele aveva perso migliaia di uomini, per sua fortuna il sultano rinunciò ad infierire in cambio dell'impegno dell'imperatore di distruggere delle fortificazioni. In seguito alla battaglia Manuele fu costretto a rinunciare al progetto di recuperare l'Anatolia.


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