Originaria della città di Eritre in Asia Minore la Sibilla Eritrea si chiamava Erofile e pronunciava i suoi oracoli per il tempio di Apollo nella sua città.
Le notizie in merito alle Sibille ci giungono tramite Lattanzio che riportò il catalogo di Varrone il quale, in medito all'Eritrea, dipendeva dall'autore Apollodoro di Eritre il quale appunto definiva Erofile sua concittadina.
Pausania ricordava un antro del monte Corico (oggi in Turchia) dove si diceva fosse nata Erofile figlia del pastore Teodoro e di una ninfa. La credenza popolare che attribuiva alla Sibilla Eritrea una vita lunghissima si spiega probabilmente con l'ipotesi che non si trattasse di una sola persona ma di una serie di "veggenti" che si avvicendarono nei secoli nella funzione oracolare. Alla Sibilla Eritrea veniva attribuita la predizione della Guerra di Troia e del racconto non veritiero che ne avrebbe fatto Omero.