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Giulio Romano



Giulio Pippi detto Giulio Romano, nacque a Roma non più tardi del 1499 e non prima del 1492, sulla data di nascita le fonti sono discordanti.
Fu allievo e collaboratore di Raffaello, partecipò con il maestro agli affreschi della Villa Farnesina, delle Logge del Palazzo Apostolico, delle Stanze Vaticane e della Stanza dell'incendio di Borgo.
Morendo nel 1520 Raffaello lasciò per testamento la sua bottega, comprese le commissioni in corso, a Giulio Romano e a Giovan Francesco Penni, i suoi migliori allievi. Insieme al Penni, Giulio completò le Stanze Vaticane. A Roma lavorò anche come architetto per Villa Lante, per il Palazzo Adimari Salviati e per il Palazzo Maccarini Strati.
Nel 1521 Baldassarre Castiglione, ambasciatore del marchese di Mantova a Roma, segnalò Giulio Romano a Federico II Gonzaga il quale invitò Giulio a Mantova, il pittore accettò l'invito ma lasciò Roma solo nel 1524 dopo aver portato a termine i lavori iniziati da Raffaello. A Mantova Giulio fu impiegato come architetto per la Villa di Marmirolo, successivamente distrutta, e per il Palazzo Te. Dal 1526 ebbe la nomina a prefetto delle fabbriche dei Gonzaga che comportava la supervisione di tutti i cantieri e dei progetti artistici e seguì personalmente l'intensa attività dei Gonzaga che, ottenuto il titolo ducale, volevano fare di Mantova l'espressione evidente del loro potere.
Giulio Romano morì a Mantova il 1° novembre 1546, quando stava per tornare a Roma e assumere la direzione della fabbrica di San Pietro.
Dalla moglie Elena Guazzo Landi, sposata nel 1529, nacque il figlio Raffaello (1532 - 1562).

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