Situato sul Tevere nel rione Testaccio, l'Emporium era il porto fluvione dell'antica Roma.
Nel 193 a.C. gli edili Marco Emilio Lepido e Lucio Emilio Paolo realizzarono il porto fluviale, i grandi magazzini annonari ad esso collegati e il portico detto Porticus Aemilia perché l'antico approdo del foro Boario era ormai inadeguato per la crescita della popolazione e dei commerci.
La merci arrivavano all'Emporium dopo aver risalito il Tevere su chiatte trainate da bufali. Qui si produceva l'enorme quantità dei rifiuti (anfore, vasi, cocci) che nel tempo formarono la collina di Testaccio.
Rimane una lunga banchina addossata al muraglione del lungotevere, parzialmente visibile, con gradinate per scendere al fiume. Dall'Emporium prende il nome la Piazza dell'Emporio che si trova nei pressi, ad una delle estremità di Ponte Sublicio.