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Caccia degli Scialenghi



Caccia o Caccianemico di Trovato degli Scialenghi, del ramo dei Cacciaconti, ricca famiglia senese. Fece parte della la brigata spendereccia, una banda di dodici giovani di Siena costituita verso la metà del XIII secolo con lo scopo di godere di ogni possibile gioia della vita a costo di dilapidare i patrimoni delle rispettive famiglie e che secondo gli antichi commentatori raggiunse ampiamente il suo scopo.
Dante lo chiama Caccia d'Asciano con riferimento al feudo di Asciano che era appartenuto ai Cacciaconti per oltre quattro secoli prima che Caccia dilapidasse i suoi beni.
Nel canto XXIX dell'Inferno Caccia non compare personalemente ma viene citato insieme a Bartolommeo de'Folcacchieri detto l'Abbagliato, suo compagno nella "brigata", come esempio di "vanità", vizio tipico dei Senesi.


Riferimenti letteratura:
  • Divina Commedia - Inferno



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