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Calendario romano



Calendario pregiuliano
Il calendario pre-giuliano era un calendario solilunare che prevedeva un anno di 355 giorni con mesi intercalari per compensare il disallineamento con l'anno solare. Vari indizi fanno pensare che il calendario arcaico fosse meramente lunare, le calende erano il primo giorno di ogni ciclo lunare, le none corrispondevano al primo grado e le idi alla luna piena.
L'introduzione dell'anno di dodici mesi (quattro di trentuno giorni, sette di ventinove e uno di ventotto con un intercalare di ventisette giorni) indica il primo tentativo di fasare il calendario lunare con quello solare. Questo tentativo è attribuito dalla tradizione a Numa Pompilio.
Nel calendario romano ogni giorno era contrassegnato da una sigla: C=Comitialis (si potevano tenere comizi e assemblee), F=Fastus (si potevano trattare affari legali ma non convocare assemblee), N=Nefastus (vietati comizi e assemblee).
Inoltre alcune sigle speciali, fra cui QRCF (Quando Rex Comitiavit Fas - Quando il Re ha convocato l'Assemblea) ed alcune apposite note indicavano le ricorrenze religiose.1

Calendario giuliano
La riforma attuata da Giulio Cesae nel 46 a.C. rese il calendario coerente con il ciclo delle stagioni, creò cioè un calendario solare che fu adottato ufficialmente da Roma e si diffuse nell'impero.
L'astronomo e matematico egiziano Sosigene, probabilmente coadiuvato da altri studiosi, ricalcolò i rapporti fra cicli lunari e ciclo delle stagioni e elaborò un anno di dodici mesi (sette di 31 giorni, quattro di 30 e uno di 28 o di 29). Per rifasare periodicamente il calendario con le stagioni stabilì la necessità di un giorno intercalare ogni quattro anni.
L'errore del metodo di Sosigene era più che ammissibile per i tempi e la differenza fra anno civile e anno astronomico fu corretto nel 1582 con l'introduzione del calendario gregoriano durante il pontificato di Gregorio XIII.

Calendario delle festività religiose romane
  • 9 gennaio: festa di Giano
  • 11 e 15 gennaio: festa di Carmenta, protettrice delle nascite
  • 24 - 26 gennaio: Paganalia, propiziatorie del raccolto
  • 17 febbraio: festa del Lupo (Lupercalia)
  • 17 marzo: Liberaria, benedizione dei fanciulli
  • 15 aprile: festa di Tellus, dea della terra nutriente
  • 19 aprile: festa di Cerere, dea di ciò che germoglia
  • 21 aprile: festa di Pale, dea delle greggi fecondate
  • 23 aprile: festa di Giove come protettore delle viti e delle botti, che si inauguravano in quell'occasione
  • 25 aprile: festa della ruggine, nemica delle messi
  • 21-25 aprile: ringraziamento a Conso e a Opi per il raccolto
  • 9, 11 e 13 maggio: Lemuria, festa degli spettri
  • 23 maggio: festa delle trombe
  • 9 giugno: festa di Vesta e dei Penati
  • 19 e 21 luglio: festa dei boschi
  • 23 luglio: festa di Nettuno
  • 17 agosto: festa del porto (Portunalia)
  • 23 agosto: festa del dio Vulcano
  • 27 agosto: festa del Tevere
  • 11 ottobre: festa del mosto e della salute, dedicata a Giove
  • 13 ottobre: festa delle fonti
  • 15-19 dicembre: festa di Conso e a Opi per la benedizione dei granai
  • 11 dicembre: festa dei Sette Monti
  • 21 dicembre: festa del giorno più breve


    Note:
    1. Robert Maxwell Ogilvie - Early Rome and the Etruscans

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