4/vgF0McT6WBi1RPOKg40mK96lk1bJq1dTncfbVzjMYsVgdkLfU3L2ZoQ
Sunelweb
Guida rapida
A
B
C
D
E
F
G
H
I
J
K
L
M
N
O
P
Q
R
S
T
U
V
W
Y
Z
Home
Storia
Storia antica
Storia greca
Biografie
Approfondimenti
Cronologia
Governanti
Atene
Sparta
Tebe
Argo
Corinto
Magna Grecia
Macedonia
Tirannidi
Glossario
Storia romana
Biografie
Approfondimenti
Cronologia
Governanti
Re di Roma
Consoli
Imperatori
Glossario
Storia ebraica
Biografie
Cronologia
Governanti
Giudici di Israele
Re di Israele fino a Salomone
Regno di Israele o di Samaria
Regno di IGiuda
Glossario
Storia della Mesopotamia
Biografie
Cronologia
Glossario
Storia persiana
Biografie
Cronologia
Achemenidi
Glossario
Storia bizantina
Biografie
Cronologia
Imperatori di Bisanzio
Glossario
Storia egiziana
Biografie
Cronologia
Glossario
Storia siriana
Biografie
Cronologia
Dinastia dei Seleucidi
Governatori romani
Glossario
Storia italiana
Biografie
Cronologia
Governanti
Glossario
Storia europea
Storia francese
Biografie
Cronologia
Governanti
Glossario
Storia spagnola
Biografie
Cronologia
Governanti
Glossario
Storia inglese
Biografie
Cronologia
Governanti
Glossario
Storia tedesca e austriaca
Biografie
Cronologia
Sacro Romano Impero
Glossario
Storia altri Paesi Europei
Belgio
Danimarca
Polonia
Portogallo
Ungheria
Storia della Chiesa
Biografie
Cronologia
Papi e Antipapi
Glossario
Pagine tematiche
Cronologia generale
Governanti
Famiglie
CittÃ
Guerre
Popolazioni
Letteratura
Letteratura greca
Letteratura latina
Letteratura italiana
Letteratura spagnola
Letteratura francese
Letteratura inglese
Letteratura tedesca
Premi letterari
Mitologia
Dei, eroi ed altri personaggi
Le leggende di Tebe
Letteratura e mitologia
Teatro
Indice per autore
Indice per titolo
Cinema
Ricerca
Cronologia
Ricerca
Glossario
Gaio Messio Quinto Traiano Decio imperatore
Gaio Messio Quinto Traiano Decio nacque a Budalia, presso
Sirmium
in
Illiria
, intorno al
190 d.C.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia senatoriale provinciale, aveva origini o parentele italiche e disponeva di vasti possedimenti.
Sposò
Erennia Cupressenia Etruscilla
, di nobile famiglia etrusca, dalla quale nacquero
Erennio Etrusco
ed
Ostiliano
.
La sua agiata condizione familiare probabilmente favorì una carriera politica che non conosciamo nei particolari: sappiamo che fu
console
e senatore e che divenne governatore della
Mesia
(
Serbia
), probabilmente dopo aver governato per un periodo la
Spagna Citeriore
.
Nel
248
le truppe stanziate in
Mesia
e
Pannonia
si ribellarono ed acclamarono imperatore Pacaziano contro
Filippo l'Arabo
. Questi incaricò Decio, che ben conosceva la regione, di reprimere la rivolta e, stando allo storico
Zosimo
, Decio promise a
Filippo
di deporre le insegne una volta completata la missione.
L'usurpatore Pacaziano venne eliminato dai suoi stessi soldati prima di scontrarsi con le legioni di
Filippo
, comandate da Decio e da suo figlio
Erennio
. Verso la fine del
248
Decio venne a sua volta proclamato imperatore dalle sue truppe e da quelle che avevano sostenuto Pacaziano, riorganizzò le proprie forze e mosse verso l'
Italia
.
Filippo
lo affrontò a
Verona
con il suo esercito, fu sconfitto e perse la vita durante la battaglia. Nell'ottobre del
249 d.C.
il
Senato
confermò Decio imperatore.
Sostenuto dalla classe senatoriale, Decio basò la politica interna del suo governo su valori tradizionali: rivalutò le cariche istituzionali (riservandosi ogni anno quella di
console
) ed assunse personalmente il comando dell'esercito.
Si impegnò particolarmente nel ripristinare i culti pagani, in particolare quello dei "divi" (gli imperatori precedenti).
Tentò inoltre di creare una propria dinastia regnante, il figlio
Erennio Etrusco
, infatti nel
250
venne nominato cesare e principe della gioventù mentre la moglie riceveva il titolo di Augusta.
Famose furono le sue persecuzioni contro i Cristiani, poco evidenziate dagli storici pagani ma messe ovviamente in grande risalto da autori cristiani come
Lattanzio
o
Socrate Scolastico
.
A chiunque, sotto Decio, si chiedeva di compiere un adempimento rituale pagano che dava diritti di ottenere un certificato (libellus) attestante il rispetto della religione di stato che garantiva l'immunità . Molti cristiani accettarono, altri ottennero il certificato corrompendo i funzionari che potevano rilasciarlo, quanti rifiutarono furono mandati a morte.
Nel
250
la valle del
Danubio
fu invasa da un'enorme orda di
Goti
, oltre settantamila uomini comandati dal re
Kniva
mentre Decio stava già muovendo contro i
Carpi
che tentavano di impadronirsi della
Dacia
.
Una parte dei
Goti
arrivò in
Tracia
dove assediò Filippopoli, difesa dal governatore Tito Giulio Prisco, mentre gli altri, guidati da
Kniva
, marciarono verso oriente finchè, ostacolati dal generale
Treboniano Gallo
, si fermarono ad assediare Nicopoli e Istrium.
Deciso a guidare personalmente le operazioni militari contro i
Goti
, Decio affidò la pubblica amministrazione a
Publio Licinio Valeriano
(il futuro imperatore) e colse di sorpresa gli assedianti di Nicopoli ed Istrium liberando le due città . Riuscì anche a cacciare i
Carpi
dalla
Dacia
, ma subì una pesante sconfitta a Beroe Augusta Traiana mentre inseguiva
Kniva
.
Intanto Tito Giulio Prisco, ancora bloccato a Filippopoli, si proclamò imperatore e cercò di unirsi agli assedianti ma i
Goti
distrussero la città e di Prisco non si ebbero più notizie.
Congiungendo il proprio esercito con quello comandato da
Treboniano Gallo
sulle sponde del
Danubio
Decio ottenne qualche vittoria che fu celebrata con il conio di nuove monete mentre
Erennio Etrusco
veniva proclamato Augusto e co-imperatore ed
Ostiliano
, figlio minore di Decio, riceveva a
Roma
il titolo di cesare.
Quella che è stata definita la prima vera guerra dei
Romani
contro i
Goti
, si concluse il 1 luglio
251
. Decio aveva accerchiato i
Goti
, stremati dal lungo assedio di Filippopoli, e si scontrò con
Kniva
ad Abrittus (Scizia Minore). I
Romani
subirono una definitiva sconfitta, che alcuni attribuirono al tradimento di
Treboniano Gallo
, l'armata venne distrutta e Decio ed
Erennio
persero la vita. Fu la prima volta che un imperatore cadde in battaglia contro un nemico straniero.
Decio fu divinizzato insieme ad
Erennio
dal successore
Treboniano Gallo
, acclamato dall'esercito e confermato dal
Senato
.
Riferimenti letteratura:
Flavio Eutropio - Compendio della Storia di Roma
Eusebio di Cesarea - Storia Ecclesiastica
Vedi anche:
Cronologia degli Imperatori Romani
Indice sezione