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Claudio Claudiano



Poeta latino morto nel 404 o nel 408 d.C.
Nacque forse ad Alessandria d'Egitto, di religione pagana. Di madrelingua greca, apprese il latino dai testi classici. Nel 395 si trasferì a Roma e visse alla corte di Onorio ed Arcadio, che gli attribuirono l'onore del patriziato e di una statua nel Foro di Traiano.
La sua poesia, prevalentemente in esametri, è quasi tutta ufficiale (De tertio consulatu Honorii Augusti, Epithalamium de nuptiis Honorii ).
Claudiano vedeva nel generale vandalo Stilicone l'estremo baluardo dell'impero, a lui dedicò varie opere (De consulatu Stilichonis, De bello Gildonico, De bello Gothico).
Scrisse anche invettive contro gli avversari di Stilicone (In Rufinum, In Entropium).
Compose epigrammi, anche in greco e due poemetti mitologici incompiuti: De raptu Proserpinae e Gigantomachia.

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