Filologo del primo secolo, nativo di Beirut in Siria, visse a Roma dove compose molti trattati di grammatica e commentò Terenzio, Virgilio, Lucrezio e Persio.

Macrobio lo cita in merito a Virgilio in Sat. V, 22, 10.

Lo cita anche Gellio (III,1) in merito a Sallustio.

Allegata al codice di una delle opere a lui attribuite ci ਠpervenuta l'Appendix Probi, elenco di parole latine errato compilato nei secoli V e VI che costituisce la più antica testimonianza dello sviluppo del latino volgare.