Senatore romano del
primo secolo d.C.
Partecipò alla congiura organizzata da
Gaio Calpurnio Pisone nel
65 per uccidere
Nerone che lo aveva oltraggiato criticando con un suo epigramma infamante i suoi discutibili costumi sessuali. La congiura fu scoperta e durante gli interrogatori Quinziano, illuso dalle promesse di incolumità, denunciò altri congiurati. Fu comunque giustiziato e secondo
Tacito affrontò la morte con una dignità che non aveva mai dimostrato in vita.
Riferimenti letteratura:
Tacito - Annali