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Hiel di Bethel



Si legge nel Primo libro dei Re: Nei suoi giorni (del re Acab) Chiel di Betel ricostruì Gerico; gettò le fondamenta sopra Abiram suo primogenito e ne innalzò le porte sopra Segub suo ultimogenito, secondo la parola pronunziata dal Signore per mezzo di Giosuè, figlio di Nun. (1Re 6,34)
Giosuè aveva scagliato la maledizione dopo la distruzione della città, molto tempo prima.
Il significato non proprio chiaro di questo passo potrebbe riferirsi al costume dei sacrifici edilizi relativamente diffuso nelle società preistoriche e protostoriche. Al momento di realizzare un'importante costruzione o di fondare una città si offrivano sacrifici umani alle divinità del luogo per propiziare la buona riuscita dell'opera. E' una tradizione adombrata in numerosi racconti di fondazioni, anche quella di Roma dove la morte di Remo potrebbe essere spiegata in questo modo.
Nel caso di Hiel avrebbe forse sacrificato il primogenito Abiram all'inizio dei lavori ed alla fine il suo figlio più giovane Segub... forse proprio per esorcizzare la maledizione di Giosuè, infatti dal seguito del libro non risulta che Gerico o il suo rifondatore siano stati colpiti in altro modo.


Riferimenti letteratura:
  • Bibbia - Primo libro dei Re


  • Indice sezione