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Eraclito di Efeso



Nato ad Efeso intorno al 540 a.C., le principali notizie sul suo conto si collocano intorno al 500 a.C.
Di famiglia aristocratica, rinunziò alle alte cariche che gli spettavano in favore del fratello. Rifiutò sempre onori e cariche e trascorse l'ultimo periodo della vita in eremitaggio. Morì di idropisia.
Detto Skoteinos (l'oscuro) per la difficoltà del suo stile.
Restano brevi frammenti del suo libro in dialetto ionico Sulla natura.
Principio da cui provengono le cose è il fuoco, la realtà è in continuo movimento (panta rei, tutto scorre) per la perpetua opposizione dei contrari.
Al politeismo Eraclito sostituisce un panteismo fisico: l'anima generata dal fuoco ritorna ad esso, non è dunque individualmente immortale.
Dante colloca Eraclito fra gli Spiriti Magni nel Limbo (Inf. IV, 137).


Riferimenti letteratura:
  • Strabone - Geografia
  • Divina Commedia - Inferno


  • Indice sezione