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Girolamo Priuli



Nato nel 1486, dedicò la giovinezza al commercio conducendo attività anche in Egitto e Siria e accumulò un ricchissimo patrimonio.
Nel 1520 fu ammesso per la prima volta in senato. Nel 1525 sposò Elena di Antonio Diedo dalla quale ebbe un figlio.
Durante gli anni successivi offrì finanziamenti al governo e si fece conoscere per la sua liberalità. Fu eletto doge nel 1559 alla morte del predecessore che era suo fratello Lorenzo. Durante il suo dogato si concluse il Concilio di Trento (1563) e il senato veneziano ratificò i dogmi promulgati con la bolla di gennaio 1564 da Pio IV. In quell'occasione il papa donò a Venezia il palazzo San Marco di Roma, poi chiamato Palazzo Venezia.
Girolamo continuò a esercitare la sua generosità nei confronti del popolo, inoltre Venezia fu arricchita da opere di artisti quali il Tintoretto, il Palladio e il Sansovino.
Girolamo Priuli morì a Venezia il 4 novembre 1567 e fu sepolto nella chiesa di San Domenico. Le loro sepolture andarono perdute nel periodo napoleonico, rimase un monumento funebre nella chiesa di San Salvador costruito dal figlio di Girolamo.
Successore di Girolamo Priuli fu Pietro Loredan.


Vedi anche:
  • Dogi di Venezia



  • Indice sezione