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Etruschi
La colonizzazione etrusca interessò prevalentemente l'attuale
Toscana
e l'alto
Lazio
spesso occupando territori precedentemente appartenuti agli
Umbri
.
L'organizzazione politico sociale era basata sulla città come nel mondo greco, le città erano confederate in una lega.
Fra le maggiori città etrusche
Vulci
,
Veio
,
Tarquinia
,
Volterra
,
Arezzo
,
Cortona
e
Chiusi
.
Nella città - stato in epoca più antica deteneva il potere un monarca detto lucumone, più tardi prevalse un governo aristocratico (
VI secolo a.C.
).
Dalle fonti archeologiche si riconosce un popolo evoluto e sereno, che amava piacevoli occupazioni (banchetti, danze, feste) e nel quale le donne godevano di ampia partecipazione. Nei ceti inferiori era molto diffuso l'artigianato, basilare nell'economia della città - stato, evoluta la scienza mantica e gli Etruschi erano spesso marinai o pirati.
Intorno al 400 a.C. il dominio etrusco
era ridotto alla sola Toscana
Di Decan (Opera propria)
[
GFDL
o
CC BY-SA 4.0-3.0-2.5-2.0-1.0
],
attraverso Wikimedia Commons
Dalle importanti necropoli, le cui sepolture sono spesso ricche di decorazioni e pitture, si evince una concezione mondana dell'aldilà , per gli Etruschi la vita ultraterrena non mancava di feste e banchetti, quest'amena concezione decadde negli ultimi tempi della civiltà etrusca, quando quella romana la contaminò con la minaccia di un
Ade
popolato di dannati e di demoni.
La religione etrusca, a noi poco nota, parlava di divinità antropomorfe alle quali si dedicavano statue e templi non troppo discosti dal modello greco.
Gli Etruschi, in base a tale concezione degli dei antropomorfi, svilupparono una pseudoscienza detta
mantica
che con varie tecniche divinatorie tendeva ad indagare la volontà divina, vuoi ispezionando interiora di animali (haruspicina), vuoi interpretando tuoni e fulmini (ars fulgoratoria), vuoi analizzando il volo degli uccelli (auspicium).
La mantica non evitò agli Etruschi di sparire, alla lunga, dal taccuino della storia ma guadagnò comunque loro l'ammirazione dei
Romani
che grande fede concessero sempre a queste pratiche divinatorie.
Per quanto riguarda la lingua e la scrittura etrusche la ricerca moderna è alquanto in stallo, riconosciuto nell'alfabeto un ennesimo modello greco, ci si è arrestati di fronte all'interpretazione della lingua che esula dalle strutture indoeuropee.
Abbondante ma non troppo ripetitivo il materiale lapidario rinvenuto nelle numerose necropoli, scarsissimi o inesistenti i testi letterari o di altra natura: di fatto la lingua etrusca rimane intraducibile.
Nel
VII secolo
gli Etruschi dettero inizio al moto di espansione del territorio originariamente occupato (fra il
Tevere
e l'
Arno
), l'ondata durò fino al
V secolo
ed interessò prevalentemente il
Lazio
dove gli Etruschi fondarono
Roma
(Ruma),
Tusculum
e
Praeneste
, o quanto meno elevarono alla struttura di città questi preesistenti insediamenti latini.
L'espansione etrusca si diresse anche verso Nord nella valle del
Reno
dove nacquero
Mantova
,
Rimini
,
Ravenna
, Felsina (
Velzna
, corrispondente all'attuale
Bologna
), Spina; e più a sud in
Campania
dove fondarono
Capua
,
Nola
, Saticula,
Pompei
e molti altri centri.
Si spinsero fino alla
Spagna
dove fondarono
Tartesso
che fu rivale della fenicia
Cadice
.
Verso il
600 a.C.
. l'espansione etrusca entrò in rivalità con quella greca e gli Etruschi trovarono l'alleanza dei
Fenici
cartaginesi con l'aiuto dei quali sconfissero i
Focesi
nella battaglia di
Alalia
, in
Corsica
(
537 a.C.
).
Tuttavia lo scontro con i
Greci
fu fatale per gli Etruschi, indeboliti gli alleati cartaginesi da una campagna in
Sicilia
(
480 a.C.
) in cui i
Siracusani
avevano ampiamente avuto la meglio, si trovarono soli ad attaccare
Cuma
(
474 a.C.
) in una battaglia navale nella quale i
Cumani
ricevettero gli aiuti del tiranno siracusano
Gerone
: gli Etruschi persero il predominio sulla
Campania
.
Più o meno nello stesso periodo ebbe fine il regno a
Roma
della dinastia etrusca dei
Tarquini
e da nord arrivarono i
Galli
a destabilizzare l'impero etrusco.
In breve alla fine del
IV secolo
il territorio dominato dagli Etruschi era la sola
Toscana
che fra il
IV
ed il
III secolo
fu assoggettata dai
Romani
con conseguente perdita dell'identità culturale oltre che dell'indipendenza politica. Nella civiltà romana rimasero comunque profonde testimonianze del contributo etrusco in tutti i campi: si indossarono abiti etruschi come la toga ed il corto mantello detto trabea, entrarono in uso il trionfo, la sedia curule, i fasci e i littori.
Il debito maggiore di
Roma
verso gli Etruschi fu l'alfabeto. L'alfabeto etrusco deriva da quello greco, quello latino fu una modificazione dell'etrusco come dimostrano iscrizioni molto antiche. La
Roma
dei Tarquini era bilingue come dimostrano testi etruschi e latini del sesto secolo.
1
Diodoro Siculo
parla dell'arruolamento di mercenari etruschi da parte di
Agatocle
tiranno di
Siracusa
e dell'intervento etrusco per forzare il blocco che i
Cartaginesi
avevano posto al porto siracusano.
Erodoto
attribuiva ai
Lidi
la colonizzazione dell'Etruria, in particolare sarebbe stato il principe lido
Tirreno
a guidare in Italia molti suoi connazionali a causa della carestia.
Lo storico
Robert Maxwell Ogilvie
nel suo
Early Rome and the Etruscans
espone una teoria sull'origine degli Etruschi: una prima ondata migratoria sarebbe giunta in
Italia
intorno al decimo secolo proveniendo probabilmente dai
Balcani
(le loro sepolture con urne a due piani sarebbero correlate ad una cultura fiorita in
Romania
intorno al 1600 a.C.) e si stabilì in parte sul versante adriatico e in parte sulla costa occidentale fondando una cultura che prese il nome di
Villanoviana
. Verso il
700 a.C.
a seguito delle invasioni dei
Cimmeri
altre ondate di emigranti arrivarono in
Italia
dall'
Asia Minore
portando una forte spinta innovativa sul piano culturale, artistico e tecnologico. Mescolandosi con questi nuovi arrivati i
Villanoviani
si trasformarono in Etruschi.
Tarquinio Prisco
, nella tradizione primo re di
Roma
proveniente dall'Etruria, era figlio di un greco,
Demarato di Corinto
, esule per motivi politici dalla sua città e trasferitosi a
Tarquinia
.
Il successore di
Tarquinio Prisco
,
Servio Tullio
, nel racconto tradizionale è figlio di una prigioniera, cresciuto alla corte romana e posto sul trono dalla regina
Tanaquilla
. Un altro racconto, tuttavia, propone una versione probabilmente più vicina alla verità storica identificando
Servio Tullio
con un etrusco di nome Mastarna, giunto a
Roma
al seguito dei fratelli
Cele e Aulo Vibenna
originari di
Vulci
. I
Vibenna
e Mastarna sono rappresentati negli affreschi della Tomba François di
Vulci
. Questi dipinti, ottimamente conservati, raccontano che i fratelli
Vibenna
si scontrarono con un re etrusco di
Roma
, presero il potere e posero sul trono il loro uomo Mastarna.
Alcuni fra i principali siti archeologici etruschi:
Cerveteri
Norchia
Orvieto - Necropoli del Crocifisso di Tufo
Roselle
Sovana
Spina (Valle Trebbia e Valle Pega)
Tarquinia
Tuscania
Veio
Vetulonia
Volterra
Vulci
Note sugli Etruschi nell'opera di
Mommsen
Gli Etruschi incalzarono gli
Umbri
da Nord relegandoli in territorio più limitato (I,VIII)
Mommsen
non condivide l'opinione comune che vuole gli Etruschi originari della
Lidia
. In
Italia
si stanziarono originariamente nella regione tra il
Po
e l'
Adige
, tra
Veneti
e
Liguri
, si espansero quindi in
Toscana
cacciandone
Umbri
e
Liguri
(I,IX)
Signoria sui mari di Etruschi e
Cartaginesi
. Combatterono per la
Corsica
nella battaglia di
Alalia
contro i
Focesi
. La pirateria degli Etruschi favoriva i loro commerci nel
Tirreno
e nell'
Adriatico
(I, X)
Maestri dell'aruspicina (I, XII)
Sviluppo commerciale, finanziario e artistico precoce rispetto a quello dei
Latini
(I, XIII)
Primi fra gli
Italici
a sviluppare architettura e arti plastiche (I, XV)
Caduta della potenza etrusca: Etruschi e
Cartaginesi
, sconfitti presso
Cuma
nel 474 a.C., persero il dominio del
Mediterraneo
che passò a
Siracusa
e
Taranto
. Nel
424 a.C.
i
Sanniti
conquistatono
Capua
ponendo fine alla presenza etrusca in
Campania
. Tra il
quinto
e il
quarto secolo
le invasioni dei
Celti
ridussero il dominio etrusco al territorio che da allora ebbe il nome di Etruria (II, IV)
Nel
396 a.C.
definitiva caduta di
Veio
espugnata da
Marco Furio Camillo
.
Veio
fu distrutta le alleate
Falerii
,
Capena
e
Volsinii
si arresero. Intanto i
Celti
erano arrivati a
Chiusi
che fu costretta a chiedere aiuto a
Roma
. Il senato decise di mantenersi neutrale ma gli ambasciatori inviati a
Chiusi
provocarono un incidente diplomatico partecipando a un combattimento. I
Galli
chiesero riparazione e visto il rifiuto romano
Brenno
mosse contro
Roma
. 18 luglio
390 a.C.
, battaglia del
fiume Allia
alla quale dopo tre giorni seguì il
sacco di Roma
. (II, IV)
Gli Etruschi nell'Eneide
Libro VIII:
Evandro
parla a
Enea
di
Mezenzio
tiranno di
Cerveteri
cacciato dalla sua gente e stabilitosi presso i
Rutuli
. Gli abitanti di
Cerveteri
(Agilla) hanno offerto il comano militare a
Evandro
che lo cede a
Enea
.
Libro X:
Enea
stringe alleanza con il re etrusco
Tarconte
.
Enea
uccide in duello
Lauso
figlio di
Mezenzio
. Gli Etruschi combattono insieme ai
Troiani
contro i
Rutuli
. L'etrusco
Mezenzio
partecipa ai combattimenti schierandosi con i
Rutuli
.
Mezenzio
viene descritto come guerriero fortissimo che abbatte molti nemici prima di essere ucciso da
Enea
.
Gli Etruschi in
Dionisio di Alicarnasso
Dionisio di Alicarnasso
considera i Tirreni autoctoni dubitando della loro discendenza dai
Lidi
. Occuparono molti luoghi appartenuti ai
Pelasgi
I Tirreni erano diversi dai
Pelasgi
con i quali venivano a volte confusi.
I Tirreni erano detti Etruschi dai
Romani
, inoltre si davano una loro denominazione derivante da un capo di nome Rasenna.
Dopo aver sconfitto gli Etruschi,
Tarquinio Prisco
ottenne da loro il riconoscimento della sua supremazia.
Usanze romane derivate dai doni degli Etruschi a
Tarquinio Prisco
: corono d'oro, trono d'avorio, scettro con aquila, tunica di porpora, scuri, littori.
Attio Nevio
studia la mantica presso gli Etruschi e diventa il più famoso augure di
Roma
.
Morto
Tarquinio Prisco
, gli Etruschi non riconoscevano più i trattati con i
Romani
ma, sconfitti da
Servio Tullio
, li ratificarono di nuovo.
Tarquinio il Superbo
manda ambasciatori a consultare gli auguri etruschi in merito alla testa d'uomo rinvenuta sul
Campidoglio
.
Tarquinio il Superbo
, cacciato da
Roma
, si trasferisce a
Tarquinia
e ottiene che una delegazione vada a
Roma
a perorare la sua causa.
Porsenna
re etrusco di
Chiusi
tenta di trattare con i
Romani
in favore di
Tarquinio
, non ottenendo risultati dichiara guerra a
Roma
.
Assedio di
Roma
da parte degli Etruschi di
Porsenna
.
Stanco per il prolungarsi della guerra, colpito dagli atti di eroismo dei
Romani
e dalla slealtà dei
Tarquini
,
Porsenna
conclude la guerra restituendo tutti i prigionieri.
Nel
524 a.C.
gli Etruschi attaccano
Cuma
, la città più ricca della
Campania
, ma vengono sconfitti dai Cumani comandati da
Aristodemo
.
Guerra di
Roma
contro
Veio
, città etrusca (per dettagli vedere la scheda di
Veio
).
Si veda anche:
Dodecapoli Etrusca
Re etruschi di Roma
Veio e la guerra con Roma in Tito Livio
Cele e Aulo Vibenna
Popolazioni in Italia in età romana
Riferimenti letteratura:
Pindaro - Pitiche
Erodoto - Storie
Diodoro Siculo - Biblioteca storica
Polibio di Megalopoli - Storie
Dionigi di Alicarnasso - Storia di Roma Antica
Virgilio - Eneide
Igino - Fabulae
Ovidio - Metamorfosi
Livio - Storia di Roma
Strabone - Geografia
Plinio il Vecchio - Storia Naturale
Plutarco - Temistocle e Camillo
Giustino - Epitome delle Storie Filippiche Di Pompeo Trogo
Valerio Massimo - Fatti e detti memorabili
Flavio Eutropio - Compendio della Storia di Roma
Macrobio - Saturnali
Giovanni Zonara - Storia del mondo
Theodor Mommsen - Storia di Roma Antica
Note:
1.
Robert Maxwell Ogilvie
- Early Rome and the Etruscans
Indice sezione