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Sirene
Nel mito greco le Sirene sono figlie della divinità fluviale
Acheloo
, in un versione nascono da suo sangue sgorgato dalle ferite ricevute nella lotta contro
Eracle
, in altre versioni loro madre è
Sterope
o la musa
Calliope
. Quest'ultima versione sarà poi adottata nella mitologia latina.
La raffigurazione delle Sirene è generalmente di mostri ibridi con il corpo di pesce e la testa umana, a volte con mammelle e braccia femminili anche se nella pittura vascolare greca si incontrano a volte sireni maschili con la barba.
Nella versione del mito seguita da
Omero
le Sirene sono creature marine che ammaliano con il loro canto i navigatori per provocarne il naufragio:
Odisseo
, notoriamente, si salva facendosi legare all'albero della nave mentre i suoi compagni con le orecchie turate con la cera continuano a vogare.
Sono in genere tre (due in
Omero
che non ne cita i nomi) ed i loro nomi in tutte le tradizioni richiamano il canto e la seduzione, come Imeropa (colei che con la voce suscita il desiderio), Thexiepeia , Thelxinae o Thelxiope (l'incantatrice), Aglaope, Aglaophonas o Aglaopheme (dalla splendida voce).
Nella tradizione della
Magna Grecia
compare una triade di Sirene venerate sulla costa campana denominate Partenope (la verginale), Leucosia (la dea bianca) e Ligea (colei che ha la voce chiara).
Una tradizione più antica stabiliva un più stretto rapporto fra le Sirene e
Persefone
: in tal caso le Sirene erano considerate divinità ctonie, incaricate di incantare i defunti prima di introdurli al cospetto della regina degli Inferi.
In
Apollonio Rodio
(
Argonautiche
4,895-6) e in
Nonno di Panopoli
(
Dionisiache
13-314) sono figlie di
Tersicore
e del dio fluviale
Acheloo
, in
Sofocle
sono figlie di
Forco
, in
Euripide
sono nate dalla Terra.
In
Apollodoro
(Biblioteca - Epitome 7) sono definite figlie di
Acheloo
e
Melpomene
e si dice che erano tre creature semiumane (con gli arti inferiori come quelli degli uccelli): Pisinoe suonava la cetra, Aglaope cantava, Tielsepia suonava l'aulo. In questo racconto le Sirene muoiono, come voleva un'antica profezia, quando
Odisseo
riesce a superare indenne la loro isola.
In origine erano ancelle di
Persefone
che giocava con loro quando fu rapita. Furono trasformate in creature semiumane da
Demetra
(
Igino
) o dalla loro stessa angoscia.
Anche in
Licofrone
le sirene sono tre e muoiono cadendo in mare quando
Odisseo
riesce a superarle illeso. I loro corpi vengono sepolti dove prendono terra portati dalle onde: Partenope alla foce del fiume Clanio dove sorgerà una città con il suo nome e più tardi
Napoli
, Leucosia giungerà al promontorio Enipeo (nel Golfo di Salerno) e il suo nome sarà ricordato in quello dell'isola di Licosa. Ligea sarà sepolta alla foce del fiume Ocinaro di fronte allo scoglio che prenderà il suo nome.
Riferimenti letteratura:
Odissea
Apollonio Rodio - Argonautiche
Ditti Cretese - Storia della guerra troiana
Licofrone - Alessandra
Igino - Fabulae
Apollodoro - Biblioteca
Fozio - Biblioteca
Guido delle Colonne - Storia della guerra di Troia
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