Il termine Ebioniti deriva da una parola ebraica che significa "poveri" anche se alcuni autori antichi lo riferivano al fondatore della setta di nome Ebion il quale, tuttavia, non risulta storicamente esistito.
Gli Ebioniti negavano la divinità di
Gesù ed una parte di essi negava anche la verginità di
Maria.
Con l'andar del tempo la setta sviluppò un ramo gnostico che parlava della Creazione come opera di un Demiurgo e del
Cristo come un'entità diversa da Dio ma superiore alla Creazione, signore del futuro mondo del bene, mentre il mondo attuale è dominato dal principe del male.
La gnosi è la conoscenza che può salvare l'uomo insieme alla fede in Dio ed alla purificazione del battesimo.
Gli Ebioniti riconoscevano il solo Vangelo di
Matteo in una versione modificata e probabilmente tradotta in aramaico che alcuni autori definiscono Vangelo degli
Ebrei, rigettando per il resto la letterature cristiana ed in particolare le lettere di
San Paolo, che consideravano un apostata.
Riferimenti letteratura:
Eusebio di Cesarea - Storia Ecclesiastica