Figlio di Ermes, auriga del re Enomao.
Secondo una versione del mito si accorda con Pelope che aveva sfidato Enomao nella corsa dei carri, gara nuziale per la mano di Ippodamia. Mirtilo sabota il carro di Enomao provocando un incidente nel quale il re viene travolto. Morendo Enomao maledice Mirtilo. In alcuni autori Pelope aveva corrotto Mirtilo promettendogli metà del regno, in altri Mirtilo aveva preteso lo ius primae noctis con Ippodamia. In ogni caso Pelope, mentre tornava in patria con la sposa e con l'auriga, uccide Mirtilo precipitandolo in mare. Trasferito in cielo da Ermes, Mirtilo venne trasformato nella costellazione dell'Auriga.

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Riferimenti letteratura:

Licofrone - Alessandra

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

Igino - Fabulae

Pseudo-Apollodoro - Biblioteca

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