Comune della Liguria in provincia di Savona, nella Riviera di Ponente.

Storia
Il più antico documento che cita Cellae risale al 1014 e concerne donazioni a favore del monastero di San Benigno di Fruttuaria. Celle fece parte di un feudo dei marchesi Aleramici insieme a Albisola e Varazze fino al XII secolo quindi per ripartizione ereditaria fu scorporata ed assegnata alla famiglia dei marchesi di Ponzone, discendenti di Aleramo I, che la tennero per due secoli spesso difendendola dalle pretese di Genova e di Savona.
Nel XIII secolo Celle passò ai Malocelli, famiglia genovese imparentata con i marchesi di Ponzone e nel secolo successivo alla famiglia D'Oria. Venduta al comune di Genova nel 1343 fu sottoposta al governo di un potestà di nomina genovese insieme a Varazze e Albisola.
Dal 1414 il comune di Celle ebbe uno statuto municipale e si mantenne autonomo fino al 1798 quanto dopo la caduta della repubblica di Genova e la prima campagna in Italia di Napoleone rientrò nel dipartimento di Savona della Repubblica Ligure.
In seguito il territorio di Celle appartenne al Regno di Sardegna e dal 1861 al Regno d'Italia.
Nel 1868 la costruzione della ferrovia Genova-Ventimiglia comportò la creazione di uno sbarramento al mare e la fine delle attività cantieristiche. Da allora Celle valorizzò le sue caratteristiche naturali divenendo una località balneare molto apprezzata dalle borghesie piemontese e lombarda.
Il 24 luglio 1414 nacque nella frazione di Pecorile Francesco della Rovere che nel 1471 divenne papa con il nome di Sisto IV.