Monte Andreao Montandrea fu un poeta italiano del
XIII secolo.
Sappiamo della sua vita che probabilmente fu banchiere ma i suoi affari volsero al peggio, forse quando fu esiliato da
Firenze nel
1267 per l'appartenenza al partito guelfo.
Della sua opera rimangono un centinaio di sonetti e undici canzoni. Seguace di
Guittone d'Arezzo, molti dei suoi componimenti sono di argomento politico, spesso si tratta di scritti di corrispondenza con altri rimatori. Lo stile è raffinato ma il linguaggio è sempre molto oscuro.
A titolo di esempio riportiamo un sonetto che si riferisce alla discesa di
Carlo I d'Angiò in
Italia.
Eo saccio ben che volontá di parte
a me non punge il core in mala parte,
si che giá mai per me fóssoro sparte
parole di menzogna, che ben parte.
E però miri, cui sentenza parte,
in ciascun caso, di ciò, ch?è ?l ver, parte:
ché da li saggi si divide e parte
si, che biasmar si può in ciascuna parte.
Vedemmo infino a qui che non va parte
chi conquistar si crede piú, che parte.
Ed ancor dico ch?è ben largo il passo,
si che si può venir via piú, ch?ai passo;
ma chi verrá, s?ello dicesse: ? I? ?l passo, ?
son certo fia del terzo colpo passo,
per che non troverá lo giglio passo;
di mia sentenza ciascun dottor passo.