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Libro di Ezechiele



1) Nel quinto anno dalla deportazione del re Ioiachin, Ezechiele che si trovava fra i deportati nel paese dei Caldei ebbe una visione. Un uragano avanzava da settentrione portando una grande nube e un turbine di fuoco. Al centro erano quattro figure straordinariamente ibride la cui forma era umana ma rappresentava anche fattezze di toro, di leone e di aquila, erano alati e dotati di mani, procedevano senza mai guardare indietro.
Fra loro erano bagliori di fuoco, al loro fianco erano grandi ruote con tanti occhi tutti intorno. Tutto l'insieme era in movimento e si spostava con grande velocità. Al di sopra delle loro teste risplendeva un firmamento e sotto il firmamento le loro grandi ali si muovevano con rumore di tuono.
Improvvisamente sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve un trono di zaffiro sul quale era una figura dalle sembianze umane che risplendeva come l'elettro e il fuoco, circondato da una luce come quella dell'arcobaleno.
Ezechiele si prostrò con la faccia a terra davanti all'apparizione divina e udì una voce che gli parlava.
2) Fu quella la chiamata di Ezechiele. Il Signore gli ordinò di andare fra gli Israeliti, popolo di ribelli dal cuore indurito: Ascoltino o non ascoltino - perché sono una genìa di ribelli - sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro. . Ezechiele fu esortato a non temere le minacce dei ribelli, a sopportare senza timore di trovarsi in mezzo agli scorpioni. Fu mostrato ad Ezechiele un rotolo: era scritto all'interno e all'esterno e vi erano scritti lamenti, pianti e guai.
3) Dio fece mangiare il rotolo a Ezechiele e gli ordinò di parlare agli Israeliti avvertendolo che non lo avrebbero ascoltato perché sono gente di dura cervice, tuttavia il Signore attrèzzò Ezechiele con una faccia tosta quanto la loro e una fronte dura quanto la loro fronte (Ez. 3.8)
Sollevato in volo da uno spoirito, Ezechiele giunse tra i deportati di Tel-Aviv con i quali rimase per sette giorni come stabilito. Udì quindi la voce del Signore che lo chiamò alla sua missione profetica diffidandolo dall'estraniarsene. In pratica se Ezechiele avesse omesso di "recapitare" messaggi di Dio ai peccatori e quelli fossero morti nella colpa, Dio avrebbe chiesto ragione della loro morte al povero Ezechiele.
Detto questo il Signore chiamò il profeta in una valle e gli ordinò di rinchiudersi in casa dove non avrebbe più potuto parlare agli Israeliti fino a nuovo ordine.
4) IL Signore ordinò a Ezechiele di disegnare Gerusalemme assediata dai namici, così come sarebbe accaduto, quindi di giacere sul fianco sinistro, incatenato, per centonovanta giorni che avrebbero rappresentato i centonovanta anni di espiazione a cui era condannato il regno di Israele, quindi passare sul fianco destro per altri centonovanta giorni a significare la pena del regno di Israele. Durante questa detenzione Ezechiele doveva vivere bevendo acqua razionata e nutrendosi con pane di cereali cotto su fuoco di sterco umano. Alla debole protesta di Ezechiele che aborriva i cibi impuri, il Signore concesse di cuocere il pane usando sterco di bue anzichè escrementi umani.
Tutto ciò accadrà per centonovanta anni amche agli Israeliti che si consumeranno nella loro iniquità.




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