Uomo politico romano, fu legato in Dalmazia nel 50 e governatore della Siria nel 55.
Nel 66 due delatori, Antistio Sosiano e l'indovino Pammene, entrambi esuli, sperando di ottenere l'amnistia intercettarono e falsificarono delle lettere di Publio Anteio e accusarono lui e Marco Ostorio Scapola di aver partecipato alla congiura di Gaio Calpurnio Pisone per eliminare l'imperatore Nerone. Sia Publio Anteio, sia Ostorio Scapola si suicidarono.
Secondo Tacito, Nerone detestava Anteio per il suo rapporto di amicizia con Agrippina.

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Riferimenti letteratura:

Tacito - Annali

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