Figlio di Eracle o di Temeno, a sua volta figlio di Eracle, comunque connesso al ciclo degli Eraclidi. La sua storia era il soggetto della perduta tragedia Archelao che Euripide compose nel 408 a.C. quando si trovava ospite del re Archelao di Macedonia per legittimare la credenza che la casa regnante di Macedonia discendesse dagli Eraclidi.
Esiliato dai fratelli Archelao rifugiava presso il re di Macedonia Cisseo. Questi gli promise la mano della figlia in cambio di un aiuto militare ma, sconfitti i nemici, non mantenne l'impegno e tentò di far cadere Archelao in una trappola mortale. Avvertito da un servo dell'inganno Archelao chiese di conferire in privato con il re, quindi gettò Cisseo nella trappola a lui destinata.
Suo padre Temeno aveva guidato i discendenti di Eracle nella riconquista del regno nel Peloponneso.

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Riferimenti letteratura:

Igino - Fabulae

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