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Eraclidi
Il patronimico Eraclidi indica i figli di
Eracle
ed in generale tutti i loro discendenti; tuttavia è spesso usato per indicare in modo particolare la stirpe che insieme ai
Dori
conquistò il
Peloponneso
.
La discendenza di
Eracle
ricavabile dalle fonti antiche è estremamente numerosa. Il gruppo più importante è quello dei figli di
Deianira
al quale risale appunto la leggenda del
Ritorno degli Eraclidi
che potrebbe consistere nella narrazione mitologica della migrazione dei
Dori
, popolo di origine indoeuropea che nel dodicesimo secolo a.C. si stabilì nel
Peloponneso
proveniendo dalla regione danubiana.
Eracle
aveva aiutato il re dei
Dori
Egimio
contro i
Lapiti
che lo avevano attaccato. Per ricompensarlo
Egimio
intendeva cedergli un terzo del suo regno ma
Eracle
preferì che fosse consegnato più tardi ai suoi discendenti.
La spedizione di
Illo
e dei suoi fratelli aveva appunto lo scopo di prendere possesso di questa eredità .
Prima della spedizione gli Eraclidi erano stati ospiti di
Ceice
re di
Trachis
in
Tessaglia
ma quando
Ceice
era stato minacciato di guerra da
Euristeo
si erano dispersi in varie località della
Grecia
, per poi riunirsi in
Atene
dove si presentarono come supplici.
Nella variante di
Euripide
gli Eraclidi prima di giungere a
Trachis
soggiornano per qualche tempo ad
Argo
. In
Atene
sono ospiti di
Demofonte
figlio di
Teseo
che rifiuta di consegnarli ad
Euristeo
. Questi attacca
Atene
con un grande esercito ma viene sconfitto ed ucciso con i suoi figli. E'
Illo
ad uccidere
Euristeo
e ne porta la testa alla nonna
Alcmena
.
Dopo la battaglia gli Eraclidi entrarono nel
Peloponneso
e vi rimasero per un anno ma una pestilenza li costrinse a ripartire: tornarono tutti in
Attica
ad eccezione di
Tlepolemo
che si stabilì a
Rodi
. (
Diodoro Siculo
non menziona il secondo soggiorno in
Attica
, mentre per
Ferecide
si trasferirono tutti a
Tebe
).
Illo
fu adottato da
Egimio
e dopo tre anni organizzò una spedizione contro
Atreo
che avendo sposato una figlia di
Euristeo
era divenuto re di
Micene
e di
Tirinto
.
Si scontrarono con Echemo di
Tegea
, alleato di
Atreo
.
Illo
lo sfidò a duello e venne ucciso, rispettando i patti gli Eraclidi rinunciarono al
Peloponneso
per cinquanta anni e si stabilirono a Tricorito.
Gli Eraclidi avevano ricevuto un responso oracolare che li avvertiva che per tornare nel
Peloponneso
avrebbero dovuto attendere il terzo raccolto, per questo motivo si erano mossi dopo tre anni, ma dopo la morte di
Illo
si resero conto che per terzo raccolto l'oracolo intendeva che la terza generazione sarebbe riuscita a detenere l'eredità di
Eracle
, come infatti avvenne.
Nel periodo seguente si svolse la guerra di
Troia
. Dopo cinquant'anni dalla morte di
Illo
suo figlio Cleodeo ritentò senza successo l'invasione del
Peloponneso
. Fallì anche, vent'anni dopo, la spedizione di
Aristomaco
figlio di Cleodeo.
Trascorsero altri trent'anni ed i figli di
Aristomaco
,
Temeno
,
Cresfonte
e
Aristodemo
, consigliati da un oracolo approntarono una flotta per un nuovo tentativo.
Anche questa volta gli Eraclidi subirono una grave disfatta che l'oracolo attribuì alla sacrilega uccisione dell'indovino Carno da parte di
Ippote
, compagno di
Temeno
. Per proseguire nell'impresa avrebbero dovuto trovare una guida dotata di tre occhi. Quando incontrarono
Ossilo
che montava un cavallo privo di un occhio gli Eraclidi lo scelsero come guida e questa volta vinsero la guerra uccidendo il re del
Peloponneso
Tisameno
figlio di
Oreste
.
Gli Eraclidi vincitori spartirono tra loro i territori conquistati.
Temeno
ebbe
Argo
,
Procle
e
Euristene
figli gemelli di
Aristodemo
ebbero
Sparta
, a
Cresfonte
andò la
Messenia
.
Riferimenti letteratura:
Pindaro - Pitiche
Pindaro - Istmiche
Erodoto - Storie
Euripide - Eraclidi
Euripide - Fenice
Diodoro Siculo - Biblioteca storica
Strabone - Geografia
Pausania - Descrizione della Grecia
Velleio Patercolo - Storia romana
Pseudo-Apollodoro - Biblioteca
Indice sezione