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Arrigo Boito



Enrico Giuseppe Giovanni Boito, che si firmerà Arrigo Boito, nasce a Padova il 24 febbraio 1842 da un pittore di Belluno e da una contessa polacca.
Studia a Venezia fino al 1853 quindi si trasferisce con la madre a Milano dove si diplomerà al Conservatorio nel 1861.
Dopo il diploma visita la Francia, la Germania, il Belgio, la Gran Bretagna e la Polonia per tornare a Milano alla fine del 1862. Aderisce alla Scapigliatura e diviene amico di Emilio Praga insieme al quale scrive la commedia Le madri galanti, rappresentata a Torino nel 1863. Nel 1864 pubblica il poemetto Re Orso sulla rivista Figaro di cui è divenuto direttore.
Nel 1864 Boito e Praga si arruolano nelle truppe di Garibaldi e partecipano alla Terza Guerra di Indipendenza.
Il 5 marzo 1868 Arrigo Boito debutta alla Scala con il melodramma Mefistofele che viene impietosamente fischiato. La stessa opera, di cui egli ha composto testi e musica, avrà però successo a Bologna nel 1875.
A partire dagli anni settanta compone numerose novelle e poesie, si dedica inoltre al lavoro di librettista scrivendo i testi per Otello e Falstaff, musicati da Giuseppe Verdi.
Compone un altro meloframma, Nerone, che sarà rappresentato dopo la sua morte nel 1924.
Nel 1912, quando ormai è considerato una figura di primo piano della cultura italiana, viene nominato senatore. Muore a Milano di angina pectoris il 10 giugno 1918.

Opere letterarie (elenco tratto da Wikipedia

Poesia
Re Orso (1864, 1873, 1877, 1902)
Il libro dei versi (1877, 1902)

Teatro
Le madri galanti (1863, scritta in collaborazione con Emilio Praga)
Nerone (1901)

Novelle
L'Alfier nero (1867)
Iberia (1868)
Il pugno chiuso (1867-1870)
La musica in piazza (1870-1871)
Il trapezio (1873-1874, incompiuta)

Libretti
Il quattro giugno (1860, musica propria e di Franco Faccio)
Le sorelle d'Italia (1861, musica propria e di Franco Faccio)
Amleto (1865, Franco Faccio)
Mefistofele (1868, musica propria; 1875, musica propria)
Ero e Leandro (1871, musica propria, non rappresentato; 1879, Giovanni Bottesini; 1896, Luigi Mancinelli)
Iràm (1873, Cesare Dominiceti, non rappresentato)
Un tramonto (1873, Gaetano Coronaro)
La falce (1875, Alfredo Catalani)
Semira (1876, Luigi San Germano, non rappresentata)
La Gioconda (1876, musica di Amilcare Ponchielli)
Pier Luigi Farnese (1877, musica di Costantino Palumbo, non rappresentata)
Basi e bote (entro il 1881, musica propria, non rappresentata; 1927, musica di Riccardo Pick-Mangiagalli)
Simon Boccanegra (1881 musica di Giuseppe Verdi, rifacimento del libretto di Francesco Maria Piave)
Otello (1887, Giuseppe Verdi)
Falstaff (1893, Giuseppe Verdi)
Nerone (1924, musica propria, rappresentata postuma, composizione: 1862-1915).

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