Il terreno su cui erano costruite le mura dell'antica Roma, per una certa larghezza all'interno e all'esterno delle mura stesse, era detto Pomerio: era vietato fabbricarvi e coltivarlo ed era consacrato alle divinità protettrici di Roma, segnava infatti il limite degli auspici tratti sugli eventi cittadini.
Non era consentito attraversare armati il pomerio e qualsiasi attività militare doveva essere svolta all'esterno.
Per tradizione il primo pomerio fu tracciato da Romolo intorno al Palatino e successivamente esteso con la costruzione delle mura serviane.
In età storica l'ampliamento del pomerio, consentito solo a chi aveva conquistato nuovi territori, è documentato dalle fonti per Silla, Claudio, Vespasiano e Aureliano.

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Riferimenti letteratura:

Tacito - Annali

Aulo Gellio - Notti Attiche

Plutarco - Teseo e Romolo

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