In un mito raccontato da Ovidio nel quindicesimo libro delle Metamorfosi, Miscelo era originario dell'isola di Ripe e discendente di Eracle. Ebbe in sogno l'ordine di fondare una città in Calabria.
Mentre organizzava la partenza, Miscelo fu scoperto e processato dai concittadini perché le leggi di Argo proibivano di emigrare. Tutti i giudici votarono ponendo un sassolino nero nell'urna per condannare Miscelo ma Eracle magicamente mutò in bianchi i sassolini e Miscelo fu autorizzato a partire.
Giunto alla foce del fiume Esaro, Miscelo fondò la città che chiamò Crotone dal nome di un uomo di quei luoghi che aveva ospitato Eracle.
In altre versioni del mito Miscelo si propone di fondare la città in un'area diversa da quella indicatagli nel sogno provocando l'ira di Apollo e per questo motivo non ebbe gli onori generalmente riservati all'ecista mentre i Crotoniati considerarono Eracle come fondatore della loro città.

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Riferimenti letteratura:

Ovidio - Metamorfosi

Strabone - Geografia

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