Senatore romano del primo secolo d.C., noto avvocato e oratore, ricoprì la carica di pretore. Fu coinvolto nella vicenda della vestale Cornelia che fu murata viva sotto Domiziano per aver violato il voto di castità. La colpa che si contestava a Liciniano era quella di aver salvato una liberta della vestale da accuse di complicità nascondendola in una sua villa in campagna.
Prima del processo venne segretamente consigliato a Liciniano di confessare tutti i reati che gli si attribuivano, consiglio che l'imputato accettò. Domiziano, che aveva praticamente dettato la confessione. ne fu molto soddisfatto e Liciniano evitò la condanna a morte subendo soltanto la confisca dei beni e l'esilio.
Tornò a Roma dopo la morte di Domiziano e sotto Traiano visse insegnando retorica.

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Riferimenti letteratura:

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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