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Isola di Mona



L'isola che i Romani chiamavano Mona, nome derivato dal gallese Môn, corrisponde all'attuale isola di Anglesey nel Mare di Irlanda, di fronte alla costa nord-occidentale del Galles dalla quale la separa lo stretto di Menai. Misura 714 km2 e la sua popolazione è di circa 68.000 abitanti.
Insieme ad alcune piccole isole vicine costituisce una delle tredici contee del Galles. Il capoluogo è Llangefni.
L'isola era sede tradizionale della casta sacerdotale dei druidi i quali sobillavano continue rivolte contro i Romani che avevano occupato inizialmente la sola parte meridionale della Gran Bretagna.
Nel 61 d.C. il governatore Svetonio Paolino, deciso ad abattere il potere dei druidi che fra l'altro erano aborriti dai Romani perché praticavano sacrifici umani, superò lo stretto di Menai ed invase l'isola facendo strage dei sacerdoti e distruggendo i loro santuari e i loro boschi sacri.
Oggi l'isola è collegata alla terraferma da due ponti ma questi non esistevano nel 78 quando il nuovo governatore Cneo Giulio Agricola, dopo aver sottomesso la tribù degli Ordovici, decise di occupare Mona. Non disponendo di imbarcazioni, i suoi soldati con l'aiuto di guide esperte e della bassa marea superarono lo stretto a nuoto con armi e cavalli. La popolazione locale, racconta Tacito, fu talmente impressionata dall'abilità e dal coraggio dei Romani, che si arrese senza combattere.
Nel Medioevo l'isola fu occupata dai Sassoni e dai Normanni, infine nel tredicesimo secolo fu conquistata da Edoardo I d'Inghilterra.


Riferimenti letteratura:
  • Tacito - Agricola
  • Tacito - Annali



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