Generale dell'Impero Romano d'Occidente, alla morte del suocero, il conte Bonifacio, fu nominato suo successore come Magister Militum (432), carica che all'epoca designava il comandante supremo dell'esercito.
Nel 434 Sebastiano venne deposto da Ezio ed esiliato, riparò a Costantinopoli dove soggiornò per dieci anni presso la corte dell'imperatore d'Oriente.
Nel 444 i suoi avversari politici lo fecero cacciare da Costantinopoli, si recò in Spagna quindi in Africa dove divenne consigliere del re dei Vandali Genserico che, tuttavia, lo fece giustiziare nel 450.

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Riferimenti letteratura:

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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