Generale agrigentino, comandante dell'esercito che fu organizzato nel 309 a.C. con il duplice obiettivo di combattere l'invasione cartaginese dell'isola e di abbattere l'egemonia di Siracusa.
Xenodico, racconta Diodoro Siculo, occupò Gela ed Enna senza dover combattere, quindi cacciò la guarnigione cartaginese che controllava Erbesso (Buscemi). Liberò quindi Leontini e Camarina dai presidi siracusani.
Nel frattempo Agatocle, tiranno di Siracusa, si trovava in Libia per combattere i Cartaginesi nel loro territorio, informato delle azioni degli Agrigentini decise di rientrare rapidamente in Sicilia lasciando in Africa il grosso del suo esercito al comando del figlio Arcagato. Poco prima del suo rientro, Xenodico venne sconfitto dai Siracusani comandati da Leptine.
Vedendosi accusare per la sconfitta subita, Xeodico riparò a Gela dove si perdono le sue tracce.

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Riferimenti letteratura:

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

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