Città della Sicilia, capoluogo dell'omonimo libero consorzio comunale.
Sorge sui Monti Erei, la parte più elevata e più antica della città, detta Enna Alta, si trova su un altopiano che supera i 900 m.s.l.m. mentre Enna Bassa ha un'altitudine media di 700 m.s.l.m. ed è composta da zone residenziali e commerciali.

La presenza di una necropoli e di un tempio risalenti al XIV secolo a.C. dimostra che Enna era abitata già molto tempo prima della colonizzazione greca della Sicilia. Fu centro dei Sicani che grazie alla posizione elevata ne fecero un luogo fortificato che riuscì a resistere all'invasione dei Siculi nel decimo secolo a.C. Sicani e Siculi nel tempo si integrarono così che Enna e la regione circostante vennero ellenizzate relativamente tardi, nel quinto secolo a.C.
L'Enna greca fu celebre per il suo tempio di Demetra che riceveva pellegrini da tutta l'isola. Nel 396 a.C. fu conquistata dai Siracusani e nel 212 a.C. dai Romani.
Nel 136 a.C. fu al centro della prima guerra servile sotto lo schiavo Euno.
Dopo quella romana la città conobbe le dominazioni bizantina, poi quella araba. Con la latinizzazione di un impronunciabile nome arabo, Enna assunse la denominazione di Castrogiovanni che tenne fino al 1926.
La sua vocazione di fortezza imprendibile fu sfruttata da tutti i dominatori, come gli Angioini, gli Aragonesi e i Borbone. Decadde sotto questi ultimi ma si riprese con l'unità d'Italia quando arrivò la ferrovia.
Divenne capoluodo di provincia durante il fascismo.