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Antonio Montaldo doge di Genova



Figlio di Leonardo Montaldo e di Bartolomea Ardimenti, Antonio Montaldo nacque a Asti nel 1368, durante l'esilio del padre.
Nel 1384 Leonardo Montaldo morì di peste e alla sua famiglia fu concessa dal doge Antoniotto Adorno una pensione e dei privilegi fiscali. Il ricordo del buon governo di Leonardo e lo scarso gradimento di cui godeva Antoniotto Adorno, attirarono su Antonio la simpatia e l'interesse degli avversari politici dell'Adorno. Forte dei contingenti militari messi a sua disposizione dalle famiglie Spinola e Fieschiil 16 giugno 1392 Antonioo Montaldo con un colpo di mano occupò il palazzo ducale e si fece nominare doge dai suoi sostenitori. Antoniotto Adorno fuggì ma continuò a considerarsi doge in carica e iniziò subito a organizzare il proprio ritorno al potere.
Il popolo non gradì la moderazione di Montaldo nei confronti della nobiltà e dei suoi avversari e quando Adorno si ripresentò con un consistente esercito riunito con l'aiuto di Gian Galeazzo Visconti fu accolto festosamente dai Genovesi. Montaldo attaccò Adorno e lo sconfisse ma presto scoppiarono tumulti contro di lui e Montaldo, direttamente minacciato dai ribelli, si rassegnò ad abdicare.
Fu nominato doge Pietro Fregoso che dopo poche ore fu sostituito da Clemente Promontorio e poi da Francesco Giustiniani Garibaldo (16 luglio 1393) con un mandato di un anno.
Antonio Montaldo prese accordi segreti con Antoniotto Adorno attirandolo in città per aggredirlo a tradimento e costringerlo di nuovo a fuggire. Il 30 agosto fu eletto doge a vita da un regolare consesso di ufficiali e magistrati.
Nel suo secondo dogato Antonio Montaldo commise gli stessi errori per i quali aveva perso il primo, fu tropo vicino alla nobiltà e inoltre si rivelò nepotista porgeno all'Adorno il destro per una nuova campagna contro di lui. Adorno riuscì a suscitare diversi momenti di ribellione nel territorio genovese, Montaldo riuscì a tenere la situazione sotto controllo ma si comportò sempre con molta indulgenza mettendosi per questo in contrasto con i suoi stessi partigiani.
Il 23 maggio 1394 per la generalizzata ostilità nei suoi confronti, Antonio Montaldo depose la carica e si ritiò nel castello dei Montaldo presso Gavi. Il successore Nicolò Zoagli rimase in carica fino al 17 agosto, quindi il dogato passò a Antonio Guarco che non godeva di ampio consenso.
Montaldo tornò a Genova fingendo di sostenere il nuovo doge mentre si accordava segretamente con Antoniotto Adorno. Unendo le forze i due ex-rivali deposero Antonio Guargo e convocarono un'assemblea popolare per assegnare il dogato a un terzo gradito da entrambi. In effetti l'assemblea votò in maggioranza per Adorno che accettò la carica senza rispettare gli accordi.
Antonio Montaldo, offeso dal comportamento di Adorno, lasciò Genova e si ritirò a Gavi. Negli anni successivi lavorò per creare una forte opposizione all'Adorno, tentò alleanza con il re di Francia e con le maggiori famiglie genovesi.
Morì di peste a Genova il 25 luglio 1398.


Vedi anche:
  • Dogi di Genova



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