Filosofo francese del XII secolo, insegnante a Parigi di logica e di teologia.
La sua dottrina, che conosciamo solo indirettamente tramite scritti di autori a lui avversi, prendevano le mosse dal pensiero di Giovanni Eriugena e dalla Metafisica di Aristotele. Egli affermana che Dio è compreso in tutte le cose come essenza di tutto ciò che esiste.
Nel 1204, accusato di eresia, si rivolse a Innocenzo III che tuttavia confermò la condanna e Amalrico fu costretto alla pubblica abiura dei suoi errori.
Morì a Parigi nel 1206 ma i suoi seguaci continuarono a tramandare il suo insegnamento. Nel 1210 un gruppo di Amalriciani (così si chiamavano i seguaci ai Amalrico) fu scoperto e condannato al rogo. Nello stesso anno le ossa di Amalrico furono esumate e trasferite in terra non consacrata.
La condanna del pensiero di Amalrico fu ribadita dal Quarto Concilio Lateranense del 1215.