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Lago del Fucino



Il lago del Fucino si trovava in Abruzzo nel territorio della Marsica, attualmente in provincia dell'Aquila, dove ora si trova una grande conca appenninica intensamente coltivata.
Fenomeni legati alla natura del terreno e alla mancanza di emissari provocavano frequenti aumenti del livello delle acque e conseguenti inondazioni dei territori circostanti con problemi per gli agricoltori e formazione di paludi malariche.
Già i Romani si occuparono del problema, sotto l'imperatore Claudio fu realizzato un emissario sotterraneo per drenare parzialmente le acque del lago ma il suo funzionamento era spesso impedito dalle frane, tuttavia una costante manutenzione permetteva di contenere il lago a livelli non pericolosi.
Alla caduta dell'impero la manutenzione del canale di Claudio fu abbandonata e il lago tornò alla situazione primitiva. Dal tredicesimo secolo in poi si verificarono diversi tentativi di riaprire il canale romano o di risolvere il problema con nuovi condotti senza mai ottenere risultati efficaci.
Nel 1852 una società fondata dal banchiere Alessandro Torlonia ottenne la concessione per i lavori di ripristino del canale romano ma le opere eseguite negli anni successivi da Torlonia, che nel frattempo era rimasto unico finanziatore e unico proprietario della società, portarono al completo prosciugamento del lago che fu ufficialmente dichiarato nel 1878.


Riferimenti letteratura:
  • Tacito - Annali
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare


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