Poeta latino. Se ne ignora il luogo di nascita.
Intraprese l'avvocatura e la carriera politica giungendo al consolato negli ultimi anni dell'impero di Nerone (68 d.C.)
Durante il regno di Vespasiano si ritirò a vita privata nei suoi ricchi possedimenti in Campania dedicandosi alla stesura delle Puniche, poema epico-storico in diciassette libri sulla seconda guerra puntica.
L'opera, che si rifà a Livio ed a Virgilio, è priva di originalità, come commenta Plinio il Giovane in una sua lettera del 101 d.C.

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Riferimenti letteratura:

Giuseppe Manno - Storia di Sardegna

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