Famoso favolista greco al quale vengono attribuite alcune centinaia di favole in prosa. Era uno schiavo affrancato di origine frigia. La tradizione lo descrive deforme e gobbo.
Sarebbe vissuto nel quarto secolo a.C., legato all'ambiente dei sette sapienti ed in particolare a Solone. Avrebbe viaggiato in Oriente e sarebbe stato infine vittima delle ire del popolo di Delfi che, presolo in odio per le violente accuse di dissolutezza da lui mosse alla città, lo avrebbe fatto giustiziare, accusandolo di furto sacrilego. Fu precipitato dalle rupi nella profonda gola ai cui piedi sgorga la fonte Castalia. Gli dei, indignati per l'ingiusto atto degli abitanti di Delfi, li punirono devastando la città e provocando carestie, finchè non avessero espiato il loro delitto.
Si narrò che resuscitasse e vivesse una seconda vita nel corso della quale partecipò da eroe greco alla battaglia delle Termopili.
Di lui ci sono rimaste Le favole che, si diceva, furono musicate da Socrate in carcere.

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Riferimenti letteratura:

Aulo Gellio - Notti Attiche

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