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Dione di Prusa



Dione Cocceiano detto anche Dione di Prusa o Dione Crisostomo, nacque a Prusa, in Bitinia, nel 40 d.C.
Fu oratore, storico e filosofo. Nei suoi esordi polemizzò con i filosofi e in particolare contro Musonio. La sua attività di conferenziere lo portò a Roma durante il regno di Vespasiano ma, avendo stretto amicizia con Flavio Sabino, venne bandito dall'Italia e dalla Bitinia sotto Domiziano e trascorse anni molto difficili vagando senza meta e senza mezzi di sostentamento fino all'uccisione di Domiziano (18 settembre 96). Durante l'esilio rivide la sua posizione nei riguardi della filosofia e si avvicinò al pensiero dei cinici.
Tornò a Roma quando Nerva abrogò le disposizioni di Domiziano e riprese gradualmente la sua attività di oratore alternando soggiorni romani a periodi trascorsi in Bitinia. Mori intorno al 120
Ci sono pervenuti ottanta discorsi di Dione, parte dei quali composti durante l'esilio. In sintesi il pensatore sosteneva che la vita condotta in modo naturale, lontano dal lusso e dal piacere, sia la sola che può elevare l'essere umano allontanandolo dalla cupidigia e dall'avarizia. Per Dione il concetto può essere applicato ai problemi sociali (proponeva di mandare in campagna le famiglie povere insegnando loro a procurarsi di che vivere con il lavoro agricolo) come alla politica e qui passava a tratteggiare un sovrano ideale che viva e governi secondo i principi dei cinici e che si sforzi di imitare Zeus re degli dei.


Riferimenti letteratura:
  • Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare



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