Durante la sua spedizione contro Augia, re di Elide, Eracle fu ospite di Aleo, re di Tegea. Ubriaco dopo un banchetto violentò Auge, figlia di Aleo.
Aleo, cui era stata predetta la morte per mano di un nipote, aveva fatto di Auge una sacerdotessa di Atena, vincolandola al voto di castità. Per questo motivo Auge espose il figlio nato dalla stupro sul monte Partenio, e fuggì in Misia. Come in molti altri miti il neonato venne soccorso da un animale (una cerva, in questo caso) quindi allevato dai pastori. Fu chiamato Telefo.
In un'altra versione Auge nasconde il neonato nel tempio di Atena, ma la contaminazione del tempio provoca una pestilenza; Auge viene smascherata e venduta ai pirati che la portano in Misia, il bambino viene esposto.
Altre versioni raccontano che Auge fu gettata in mare e salvata da Atena. In ogni caso Auge arriva in Misia dove diviene moglie del re Teutra. In Igino Teutra, anziano e senza prole, adotta la giovane Auge. Auge viene infine ritrovata da Telefo e ricondotta in patria.

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Riferimenti letteratura:

Igino - Fabulae

Diodoro Siculo - Biblioteca storica

Pseudo-Apollodoro - Biblioteca

Pausania - Descrizione della Grecia

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