Catania
1840 -
1922
Romanziere e novelliere, il maggior verista italiano. Nato a
Catania ma vissuto a
Firenze e
Milano.
I suoi primi romanzi (
Storia di una capinera, Eva, Tigre reale, Eros) hanno un carattere morbosamente sentimentale e romantico.
L'adesione al verismo, a cui prelude già il racconto
Nedda, fu segnata da una raccolta di novelle del
1880,
Vita dei campi, e culmina con i romanzi
I Malavoglia e
Mastro Don Gesualdo, gli unici composti dei cinque che avrebbero dovuto costituire il ciclo
I vinti, in essi l'efficace rappresentazione dell'ambiente provinciale siciliano, particolarmente nelle classi più umili, si risolve in una dolorosa analisi della vanità delle aspirazioni umane, risultando così liricamente superato l'assunto verista dell'impersonalità dell'arte.
Opere:
Storia di una capinera (1871)
Eva (1873)
Tigre reale (1873)
Eros (1875)
Nedda (1874)
Vita dei campi (1880)
I Malavoglia (1881)
Mastro Don Gesualdo (1889)
Novelle rusticane (1883)
Il marito di Elena (1882)
Cavalleria rusticana (1884)