Epopeo, re di
Lesbo, si innamorò della figlia
Nittimene ed abusò di lei. Per la vergogna
Nittimene si nascondeva fra i boschi finché
Atena, impietosita, non la mutò in civetta, uccello che si mostra solo di notte.
Così in
Igino, mentre per
Ovidio e per
Servio Nittimene era inizialmente consenziente.
Riferimenti letteratura:
Igino - Fabulae