1270 - 1325
Terzogenito di Filippo III e di Isabella d'Aragona, fratello di Filippo il Bello re di Francia, detto Senzaterra per aver aspirato invano a diverse corone.
Nel 1290 sposò Margherita d'Angiò, figlia di Carlo II lo Zoppo re di Napoli, erede della contea d'Angiò e del Maine dando inizio alla terza dinastia angioina. Margherita morì nel 1299 e Carlo di Valois con la licenza di Bonifacio VIII sposò Caterina di Courtenay, alla quale lo legavano vincoli di parentela e che era erede, almeno in linea teorica, dell'impero di Costantinopoli.
Con il trattato di Anagni del 1295 rinunciò formalmente alla Sicilia.
Nel 1301 fu inviato da Bonifacio VIII a Firenze come arbitro tra i Bianchi e i Neri, ma in realtà aiutò i Neri ad esiliare i Bianchi. La sua impresa fiorentina si concluse quando i rapporti fra Bonifacio VIII ed il re di Francia Filippo il Bello divennero di aperta ostilità , nel frattempo tuttavia si era creata a Firenze una situazione che permise a Corso Donati, capo della parte nera precedentemente esiliato, di rientrare a Firenze e dare luogo ad una serie di proscrizioni. In questo contesto subì l'esilio anche Dante Alighieri che era stato, negli anni precedenti, fra i più attivi e risoluti esponenti della parte bianca ed aveva lottato per precludere al papato qualsiasi influenza nella politica fiorentina.
Nel 1302 aiutò Carlo II di Sicilia a riconquistare Puglia e Calabria. Nello stesso anno il trattato di Caltabellotta assegnava la Sicilia agli Aragonesi e Carlo dovette definitivamente accantonare ogni sua aspirazione al governo dell'isola.
Nel 1308, alla morte di Alberto d'Asburgo e successivamente nel 1313 alla morte di Arrigo VII, Carlo di Valois aspirò alla corona imperiale sempre senza successo a causa della mancanza di concreto sostegno da parte della Chiesa.

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Vedi anche:

Dinastie Angioine

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