Figlio di Corrado III il Pacifico e di Matilde di Francia, fu re dell'Alta Borgogna dal 993 al 1032.
Fortemente contrastato dalla nobiltà, cercò l'appoggio dell'imperatore Enrico II il quale intervenne in Borgogna per imporre il controllo imperiale e indurre Rodolfo a nominarlo suo erede (1016) ma la ribellione dei nobili costrinse Rodolfo a ritrattare gli impegni presi. Nel 1018 Rodolfo ripristinò gli accordi precedenti con Enrico II ma di nuovo l'aristocrazia borgognona lo costrinse a cambiare posizione e nella guerra che seguì l'imperatore fu indotto a ritirarsi dalla regione.
Per tutto il suo regno Rodolfo fu manovrato da nobili laici ed ecclesiastici ai quali fece ampie concessioni praticamente rinunciando ad esercitare il potere, tanto da meritare l'appellativo di Fanullone.
Rodolfo III morì senza lasciare eredi legittimi nel 1032 e il suo regno passò all'imperatore Corrado II (Corrado IV come re di Borgogna), successore dal 1024 di Enrico II.

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Riferimenti letteratura:

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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