Non è nota la data di nascita di questo
pontefice ma sappiamo che era figlio legittimo di
Ormisda che era stato coniugato prima di prendere i voti.
La sua candidatura al seggio papale fu sostenuta dal re degli
Ostrogoti Teodato che nel
536, poco dopo la morte di
Agapito I, riuscì a farlo eleggere nonostante non avesse ancora raggiunto il grado di diacono.
In quegli anni la tensione fra
Bisanzio ed i
Goti era molto alta e sfociò nella guerra quando
Teodato fece uccidere
Amalasunta, figlia di
Teodorico.
Durante l'autunno del
536 il re ostrogoto
Vitige, che nel mese di agosto aveva preso il potere facendo uccidere
Teodato, assediò
Roma e devastò gli edifici sacri che si trovavano fuori le mura. In dicembre
Vitige fu scacciato dal generale bizantino
Belisario che, a sua volta, occupò la città .
Istigato dall'imperatrice
Teodora,
Belisario lasciò che si spargesse la voce di una presunta intesa fra Silverio e
Vitige, quindi arrestò il
pontefice (marzo
537) e lo mandò esule in Licia mentre il diacono
Vigilio, caro all'imperatrice, veniva consacrato vescovo di
Roma.
Giustiniano aprì un'inchiesta su questi avvenimenti ritenendo che Silverio fosse innocente ed ordinò che nel frattempo Silverio tornasse in
Italia. Poco dopo, tuttavia,
Belisario riuscì a confinarlo nell'isolotto di Palmarola, nei pressi di
Ponza, dove il deposto
pontefice non sopravvisse a lungo. Morì in una data a noi ignota (probabilmente nello stesso anno
537) mentre il seggio papale rimaneva a
Vigilio.
Venerato come santo già nei primi anni successivi alla sua morte, Silverio è patrono dell'isola di
Ponza; la sua festa ricorre il 20 giugno.
Vedi anche:
Cronologia dei Papi ed Antipapi