Figlio del fratello di Teodolinda, il duca di Asti Gundoaldo, appartenente alla dinastia longobarda detta bavarese, di religione cattolica.
Nel 615 ereditò il ducato paterno e nel 653 divenne re dei Longobardi succedendo a Rodoaldo. Poichè con Rodoaldo si chiudeva una serie di sovrani ariani, l'elezione di Ariperto I segna una vittoria della corrente cattolica, infatti Ariperto è ricordato per aver abolito il culto ariano (almeno a corte) e per aver fondato una chiesa del Salvatore nei pressi di Pavia.
Secondo la critica moderna questi eventi denotano la volontà dell'aristocrazia longobarda di ricercare l'alleanza della chiesa cattolica contro il potere dell'imperatore di Bisanzio in Italia. Durante il primo anno del regno di Ariperto I, in effetti, il papa Martino I convocò un concilio per condannare il monotelismo, provocando la dura reazione dell'imperatore Costante II che lo fece arrestare e deportare.
Ariperto I morì nel 661 disponendo che il regno fosse diviso fra i figli Perctarit e Godeberto.

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Riferimenti letteratura:

Paolo Diacono - Storia dei Longobardi

Ludovico Antonio Muratori - Annali d'Italia dal principio dell'era volgare

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Vedi anche:

Re Longobardi

Ducato Longobardo di Asti

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